
I termini legati al plexiglas
Il termine plexiglas indica il nome commerciale del polimetilmetacrilato (PMMA) una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile. Noto anche con i termini metacrilato o plexiglass, anche se impropriamente.
A seconda delle marche vengono utilizzati per indicare questo materiale anche altri nomi commerciali come Perspex, Lucite, Trespex, Vitroflex, Acrivill, Perclax, Limacryl, Crylux, Oroglas, Setacryl, Altuglas.
Taglio, Laser, Incisione e Fresatura
Il plexiglas viene applicato in diversi settori e, grazie alla sua versatilità, si presta a diverse tecniche di lavorazione.
La lavorazione al laser, è una delle più comuni ed è molto utilizzata nel settore della moda, dell’arredamento e della comunicazione. Con questa tecnica è possibile incidere e tagliare con precisione il plexiglas.
Attraverso l’utilizzo di una fresatrice a controllo numerico è possibile invece realizzare progetti creativamente più complessi mantenendo precisione e pulizia della forma.
Piegatura a caldo
Il PMMA può essere piegato attraverso la tecnica della piegatura a caldo. Si scalda l’oggetto nella parte in cui è prevista la piegatura e si provvede a portarla alla gradazione che si desidera. Dando poi il tempo di raffreddamento, la lastra rimarrà come era stata piegata.
Incollaggio
Il plexiglas, a seconda del progetto da realizzare, una volta tagliato può essere incollato.
Una delle attività per cui Plexi Art è maggiormente nota è l’incollaggio a corpo unico, un incollaggio di più elementi di plexiglas che è praticamente invisibile, dando così l’idea di un blocco di materiale unico.
Lucidatura
Dopo essere stato tagliato il plexiglas ha bisogno di essere rifinito. La lucidatura può avvenire tramite l’utilizzo della rettificatrice per metacrilato o spazzole per garantire sempre e solo il migliore risultato possibile.
Stampaggio
È possibile stampare su di una lastra in plexiglas attraverso procedimento serigrafico con stampa digitale, creando colori e sfumature.